A Piacenza, la street art sta emergendo come un mezzo per raccontare storie, affrontare temi sociali e valorizzare gli spazi urbani. I murales che arricchiscono la città non sono solo espressioni artistiche, ma anche strumenti di comunicazione e riqualificazione; ogni opera trasmette un messaggio di comunità, inclusività e cambiamento, trasformando gli spazi pubblici in luoghi di riflessione e dialogo. Queste creazioni vanno oltre l’aspetto estetico, diventando simboli di una città in crescita, che guarda al futuro con uno sguardo consapevole del proprio passato.
Murales in viale Risorgimento: la selva oscura che racconta la pandemia
Un imponente murale di oltre 80 metri, situato in viale Risorgimento, rende omaggio ai 700 anni dalla morte di Dante reinterpretando il concetto di “selva oscura”; intitolato “Dante sui muri”, l’opera simboleggia il passaggio dalle difficoltà della pandemia verso una rinascita luminosa.
Promosso da Avis Piacenza e dall’associazione Diciottotrenta, il progetto ha coinvolto 22 ragazzi di Assofa Piacenza e i membri dell’associazione La Matita Parlante, guidati dagli artisti Fabio Guarino e Antonio Catalani.
Lucia Bianchini, coordinatrice di Assofa, ha descritto l’opera come un viaggio che attraversa relazioni e ambiente, “dall’inferno al paradiso”, celebrando la resilienza e la speranza di una comunità.
Murales di via Boselli: volti su sfondo nero
Tra le nuove opere di street art che arricchiscono Piacenza, spicca il murales “Human Store”, inaugurato il 27 giugno 2024 e realizzato sul muro esterno del campo “Bertolini” in via Boselli, accanto a Villa Grilli. L’opera, caratterizzata da intensi volti in primo piano su uno sfondo nero, affronta temi attuali come la parità di genere e l’inclusione sociale.
Il murales è stato creato grazie al bando “Uau Pc!” e ha coinvolto gli studenti del corso di Operatore Grafico della scuola di formazione Don Orione.
L’opera non è solo una manifestazione estetica, ma un progetto educativo e sociale, dimostrando come la street art possa veicolare messaggi profondi e coinvolgere le nuove generazioni; questo murales si inserisce in una più ampia rete di interventi urbani a Piacenza, dimostrando l’impegno della città verso l’arte e i temi di inclusività.
Murales in via Primogenita: “La danza di nonno e nipote“
Un nonno e un nipotino danzano insieme in un murale che celebra il passaggio gioioso tra generazioni; questa è l’essenza dell’opera in via Primogenita, a Piacenza, grazie ad Avis e all’associazione 18-30.
Realizzato dagli artisti Fabio Guarino (Guari Art) e Antonio Catalani (Holaf), il murale è stato creato per la Giornata del dono, trasmettendo valori di continuità generazionale.
Situato su edifici Acer in un’area ad alto passaggio, il progetto rappresenta un’importante iniziativa di riqualificazione urbana.
Gli artisti, già noti per i murales dedicati a Dante in viale Risorgimento, tornano a decorare la città con una proposta che unisce arte e simbolismo.
“NemO’s”: un murale che si trasforma con il tempo
Tra le opere più iconiche di NemO’s a Piacenza, un murale in vernice a base d’acqua e carta su muro si distingue per l’originalità e l’interazione site-specific; l’opera, che misura 4×2 metri, è caratterizzata dall’uso innovativo della carta dipinta, applicata sopra un primo dipinto murale.
Col passare del tempo, la carta è destinata a staccarsi sotto l’effetto delle intemperie, svelando lo “scheletro” nascosto del personaggio; questo processo, volutamente concepito dall’artista, sottolinea la transitorietà e l’evoluzione della street art come linguaggio effimero, sempre in dialogo con l’ambiente circostante.
L’opera dialoga anche con il contesto urbano, integrandosi con un cartello stradale in prossimità della stessa che rende il murale un esempio unico di creatività e riflessione sul rapporto tra arte, spazio e tempo.
Murales di via Grandi: “Piedi allegri” per celebrare l’integrazione
Un altro esempio di come la street art possa veicolare messaggi importanti si trova nella parete divisoria tra la parrocchia di Nostra Signora di Lourdes e i giardini di via Grandi; qui, un doppio murale dai colori vivaci, intitolato “Piedi allegri che camminano insieme”, celebra la diversità culturale e l’integrazione.
L’opera è stata realizzata dall’artista Alessandra Repetti insieme a un gruppo di giovani nell’ambito del bando “Uau Pc” promosso dal Comune di Piacenza, con il supporto di circoli e centri educativi locali.
Il murale rappresenta tanti piedi diversi che camminano verso una direzione comune, simbolo di comunità e crescita collettiva; con i suoi colori vibranti e il suo forte messaggio, il murale di via Grandi non è solo un’opera d’arte, ma un invito a costruire insieme un futuro basato sull’incontro e sulla condivisione.
Murales in via Radini Tedeschi: “Un po’ di colores per Piacenza”
In via Radini Tedeschi, il murale “Un po’ di colores per Piacenza” celebra la semplicità e il benessere ispirandosi al concetto danese di Hygge (ossia la definizione di un’atmosfera sociale di sicurezza, inclusione e famiglia). Il murales creato dall’artista Lucas Martins Job insieme a Giulia Casana e a giovani tra i 14 e i 25 anni coinvolti nel progetto “Hygge – Benessere al Centro” combina forme geometriche e colori vivaci per trasmettere un messaggio di vitalità e felicità quotidiana.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Piacenza e finanziata dalla Regione Emilia-Romagna, ha unito ragazzi e cittadini di tutte le età in un’esperienza partecipativa che ha trasformato il quartiere in uno spazio più accogliente e identitario.
Tutti i murales che abbiamo riportato in questo articolo rappresentano solo una parte del crescente panorama di street art a Piacenza; ognuno di essi, con il suo messaggio e il coinvolgimento della comunità, dimostra come l’arte urbana possa rigenerare spazi e trasmettere valori universali.
Piacenza continua a trasformarsi in un museo a cielo aperto, dove ogni angolo racconta una storia e…. anche noi vorremmo fare la nostra parte!
Street art a Piacenza: ci siamo anche noi!
Siamo entusiasti di annunciare la partecipazione di Mostrami al bando UAU PC! – Urban Art Unites Piacenza, con un progetto innovativo che unisce arte urbana e tecnologia per sensibilizzare la comunità sui temi della sostenibilità dell’Agenda 2030 che, come ben sapete, ci coinvolge tantissimo. Il nostro contributo, parte dal nostro format Open City Art (OCA) e mira a creare un’opera di street art aumentata, capace di integrare elementi fisici e digitali grazie all’uso della realtà aumentata.
L’opera che abbiamo presentato, progettata per allargare anche a Piacenza il nostro museo diffuso e interattivo, si concentrerà sull’Obiettivo 12 – Consumo e produzione responsabili, approfondendo anche temi legati alla salute, all’energia pulita, alle comunità sostenibili e alla lotta contro il cambiamento climatico. Speriamo proprio di poterla realizzare e garantire così un’esperienza unica per i visitatori che potranno interagire con i contenuti digitali dell’opera tramite smartphone e tablet, esplorando informazioni, statistiche, suggerimenti green e riflessioni sull’impatto delle nostre azioni quotidiane.
Saremo felici ed entusiasti di contribuire a questo progetto che trasforma Piacenza in un laboratorio artistico e sociale, coinvolgendo i cittadini nella coprogettazione dell’opera e creando connessioni profonde tra arte, ambiente e comunità e se proprio non dovessimo vincere il bando tutto il nostro collettivo rimane sempre a disposizione per la realizzazione di murales e graffiti interni ed esterni a Piacenza e nell’intera Emilia Romagna.
E se questo articolo vi ha incuriosito, non fermatevi qui: abbiamo esplorato l’arte urbana in tantissime altre città! Date un’occhiata al nostro ultimo articolo sui Murales a Napoli !