Torino, storicamente riconosciuta per la sua vibrante industria e il suo ricco patrimonio culturale, sta vivendo una straordinaria metamorfosi visiva attraverso la street art. Strade anonime e pareti grigie si trasformano in gallerie a cielo aperto grazie a murales di alta qualità che veicolano messaggi potenti su temi politici, sociali e ambientali.
Tra i progetti più emblematici di questa trasformazione urbana spicca “TOward 2030”, un’iniziativa promossa da Lavazza e dalla Città di Torino per sensibilizzare il pubblico sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite che come sapete a noi tanto piacciono… diciamo che questo progetto è l’equivalente del nostro OCA a Milano. Ne siamo entusiasti!
La consapevolezza attraverso l’arte: murales per il Goal #0
L’iniziativa “TOward 2030” prende il via con il murales del Goal #0, affidato all’artista Ernest Zacharevic; tutto il progetto pone una domanda fondamentale: “What are you doing?” che accompagna l’intera iniziativa, esortando le persone a riflettere e a prendere azioni concrete per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il dipinto murale del Goal #0 rappresenta la necessità di una presa di coscienza collettiva e individuale sulle problematiche globali, invitando ogni cittadino a considerare il proprio ruolo nel promuovere un cambiamento positivo.
Fame zero: murales per il Goal #2
Altro Goal, altro murales… il Goal #2 mira a porre fine alla fame, è stato interpretato dal collettivo Truly Urban Artists con l’opera “Cultus“. Questo murales è caratterizzato da un grande cerchio frazionato in parti che rispettano la proporzione aurea e da un esagono, simbolo di un campo armonico in cui un seme porta crescita e fertilità. L’opera è anamorfica, visibile nella sua interezza solo da un punto preciso, e rappresenta una “crescita armonica” che unisce coltura e cultura. Attraverso l’uso di simboli geometrici e naturali, quest’opera urbana del collettivo comunica la necessità di un approccio sostenibile all’agricoltura e alla produzione alimentare per sconfiggere la fame nel mondo.
Educazione di qualità: il dipinto murale per il Goal #4
L’artista Vesod ha interpretato il Goal #4, che promuove un’educazione di qualità, con il murales “4 Education: The Perfect Cycle“. L’opera raffigura una donna che studia in una biblioteca che si fonde con un paesaggio naturale, simboleggiando il legame inscindibile tra cultura e natura. Gli alberi, da cui si crea la carta per i libri, rappresentano un circolo virtuoso fondamentale per un’educazione di qualità. Quest’opera urbana sottolinea l’importanza di garantire a tutti l’accesso a un’istruzione inclusiva, equa e di qualità, evidenziando come l’educazione sia un pilastro essenziale per lo sviluppo sostenibile.
Parità di genere: l’opera di street art per il Goal #5
Camilla Falsini ha dedicato la sua opera al Goal #5, la parità di genere, con “La Città delle Dame“. L’opera raffigura Christine de Pizan, la prima scrittrice professionista e femminista della storia, sottolineando l’importanza dell’istruzione femminile e rendendo omaggio a una figura storica di grande ispirazione. Il murales celebra il contributo delle donne alla società e la necessità di promuovere l’uguaglianza di genere in tutti i settori, dall’istruzione al lavoro, dalla politica alla cultura.
Innovazione e infrastrutture: arte urbana per il Goal #9
Dzmitryi Kashtalyan ha trattato con il suo murales il Goal #9, che promuove l’innovazione e le infrastrutture sostenibili, con un’opera puntinista che raffigura una volpe antropomorfa circondata da oggetti tecnologici. Il dipinto simboleggia l’armonia tra tradizione e innovazione, evidenziando l’importanza della tecnologia nello sviluppo umano. Attraverso un uso sapiente di colori e forme, il murales comunica la necessità di investire in infrastrutture resilienti, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione come motore di sviluppo e crescita economica.
Collaborazione globale per il Goal #17
Per il Goal #17, gli amici di Monkeys Evolution hanno creato un murales intitolato “Intrecci“. L’opera rappresenta un intreccio di fili colorati, ciascuno richiamando altri obiettivi del progetto, simboleggiando l’importanza della collaborazione globale per raggiungere obiettivi comuni. L’opera dei Monkeys sottolinea la necessità di partenariati tra governi, settore privato e società civile per affrontare le sfide globali e promuovere uno sviluppo sostenibile. La collaborazione e la cooperazione internazionale sono fondamentali per realizzare gli SDGs e creare un futuro più prospero e sostenibile per tutti.
Oltre a questi lavori, sempre per il progetto “TOward 2030“, moltissimi altre opere murarie sono stati creati da artisti di fama internazionale.
Murales per il riscaldamento globale: Nevercrew e “Black Machine”
Nevercrew ha creato il murales “Black Machine“, raffigurante un orso bianco coperto di petrolio che osserva una scritta luminosa. L’opera urbana è un potente simbolo del riscaldamento globale e delle conseguenze devastanti dell’inquinamento. Attraverso l’immagine dell’orso, un animale emblematico del cambiamento climatico, l’artista denuncia l’impatto delle attività umane sull’ambiente e la necessità di adottare misure urgenti per proteggere il nostro pianeta.
Street art e biodiversità: Mantra e “The Ode of Collapse”
Mantra ha realizzato “The Ode of Collapse”, un murales che celebra la fragilità e la bellezza delle farfalle. L’opera urbana in questo caso mette in evidenza la perdita di biodiversità e l’importanza di proteggere gli ecosistemi naturali. Attraverso l’uso di colori vivaci e dettagli intricati, Mantra riesce a catturare l’attenzione del pubblico e a sensibilizzare sull’urgenza di preservare le specie in via di estinzione.
Murales contro il bracconaggio: Louis Masai e “Swimming Towards a New Existence”
Louis Masai ha creato “Swimming Towards a New Existence“, raffigurando un elefante variopinto che nuota verso una nuova esistenza; il suo murales affronta il problema del bracconaggio e la necessità di proteggere gli animali selvatici. Attraverso l’uso di colori brillanti e un’immagine potente, Masai sensibilizza il pubblico sull’importanza della conservazione della fauna selvatica e della lotta contro il traffico illegale di animali.
Caducità della vita: Gomez e il suo enorme dipinto “Come le più belle cose”
Gomez ha dipinto “Come le più belle cose“, un murales in bianco e nero che raffigura una rosa in via di appassimento; l’opera riflette sulla caducità della vita e sulla bellezza effimera della natura. Attraverso un’immagine poetica e suggestiva, Gomez invita il pubblico a riflettere sulla fragilità della nostra esistenza e sull’importanza di vivere in armonia con l’ambiente.
Street Art e inquinamento marino: Mr Fijodor e “Il Cerchio e le Gocce”
Mr Fijodor ha creato un murales che rappresenta una balena fatta di rifiuti; questo dipinto urbano denuncia l’inquinamento marino e l’impatto devastante dei rifiuti plastici sugli oceani e sulla vita marina. Attraverso l’immagine di una balena, un animale simbolo della maestosità e della fragilità degli oceani, Mr Fijodor sensibilizza il pubblico sull’urgenza di ridurre i rifiuti e proteggere gli ecosistemi marini.
John Sale: l’artista dietro i murales di Eurovision
John Sale, artista del Monferrato, è noto per i suoi murales tematici che spuntano improvvisamente nelle città; durante l’Eurovision 2022 a Torino, Sale ha realizzato due opere di grande impatto: uno ritraendo i tre conduttori, Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan, l’altro raffigurando i vincitori di Sanremo Mahmood e Blanco.
Un altro murales torinese molto significativo è quello realizzato da Sale, “Pace“, che ritrae la scultura di Canova con una benda azzurro gialla, un grido per la pace in Ucraina; ancora una volta, attraverso quest’opera, Sale è riescito a catturare l’attenzione del pubblico e a trasmettere messaggi potenti su temi di attualità e importanza globale.
Volete vedere tanto altro? Cliccate qui a seguire e vedrete che il tema dell’ambiente, la cura della flora e della fauna sono spesso temi affrontati dalla street art sia in Italia che all’estero; noi abbiamo dedicato il nostro museo di street aumentata al tema, il nostro OCA, Open City Art e comunque ci puntiamo il più possibile… vorremmo sempre parlare di come l’arte diffonde messaggi positivi e potenti!