La Street Art sulle saracinesche sta diventando un trend sempr epiù diffuso nel BelPaese. Noi di Mostrami stiamo lavorando continuamente affinchè questo sia un costume sempre più diffuso e a breve vi parleremo del nostro nuovo progetto Open City Art. Oggi però andiamo in Sicilia e ci focalizziamo sui murales di Mazara del Vallo che sono nati per raccontare la storia di un paese formato dalle civiltà più importanti che hanno vissuto nelle terre bagnate dal Mar Mediterraneo, popolazioni navigatrici che, ancora oggi, rivivono grazie all’Urban Art.
Mazara del Vallo è un comune italiano in provincia di Trapani che si affaccia sul Mediterraneo. Distante meno di 200 km dalle coste tunisine del Nord Africa, il paese è sempre stato terra di conquista da parte di popolazioni differenti, motivo per il quale presenta tuttora le influenze delle varie civiltà che nella storia sono passata da qui; questo melting pot di culture offre ai visitatori della cittadina un’atmosfera suggestiva di incanto e sospensione del tempo.
Sono molte le civiltà che sono passate dalla Sicilia e nello specifico, per Mazara del Vallo e l’hanno arricchita con il proprio patrimonio artistico e intellettuale: dai Fenici ai Normanni, dai Cartaginesi ai Romani, fino ad arrivare agli Arabi. Tutte queste culture hanno spesso messo radici e convissuto nella cittadina fino ad oggi e l’hanno resa testimone della bellezza che nasce dall’incontro tra le diversità.
L’arte spesso segue delle vie misteriose… infatti, un altro elemento che ci riporta alla cultura e che fa parte della storia del paese è la pesca, attività che viene tramandata da generazioni, da padre in figlio. Ed è proprio grazie ai pescatori di Mazara del Vallo che possiamo vantare il ritrovamento di uno dei più grandi ed importanti tesori artistici del nostro Paese: la statua di bronzo del Satiro Danzante.
L’urban art per riqualificare Mazara del Vallo
L’arte di Mazara del Vallo non finisce con il patrimonio artistico delle antiche popolazioni conquistatrici; oggi, il paese vanta infatti una ricca Urban Art che ha colorato e decorato le sue strade e le saracinesche dei suoi negozi.
Pare che l’idea originaria sia stata del Sindaco Nicolò Cristaldi; ha voluto riqualificare il centro storico del paese con murales e ceramica. Egli, infatti, ha da sempre avuto una passione per la maiolica e ha dato il via all’arredo urbano delle vie di Mazara con diverse opere: vasi di ceramica, piastrelle con disegni e poesie, anfore e maioliche.
Inoltre, come già accennato prima, a completare il progetto di riqualificazione urbana in chiave artistica è stato un concorso che proponeva a diversi street artists di dipingere murales e opere di street art sulle saracinesche di Mazara del Vallo.
Andiamo subito ad ammirare la street art sulle saracinesche di questa bellissima cittadina!
La street art dedicata ai pescatori
Mazara del Vallo è tra i principali porti pescherecci del Mediterraneo, infatti, l’economia della piccola cittadina basa prevalentemente sulla pesca. La cittadina vanta un’ eccellente reputazione in questo settore e tra i prodotti più prelibati c’è proprio il gambero rosso di Mazara.
Una mappa della città
In questa saracinesca troviamo una interessante stilizzazione della mappa di Mazara del Vallo.
Il murales che narra la leggenda dell’uomo cane
In questo murales su saracinesca troviamo una leggenda che ancora vive nel paese siculo: la storia narra di Tommaso Lipari, un senzatetto che ha vissuto a Mazara del Vallo dal 1940 al 1973. Tommaso veniva chiamato “l’uomo cane” (in siciliano: “Omu Cani”) in quanto viveva per strada proprio come un animale randagio. La leggenda racconta che Tommaso Lipari fosse in realtà Ettore Majorana, il famoso scienziato scomparso misteriosamente nel 1938. Fino ad ora nessuno ha scoperto la verità e il mistero rimane vivo per le strade del paese.
La street art sulle saracinesche narra delle civiltà antiche
Come dicevamo sopra, nel corso del tempo, Mazara del Vallo ha visto il passaggio di molteplici civiltà e culture, in questi murales su saracinesca possiamo approfondire le varie popolazioni che hanno vissuto in questa bellissima cittadina.
Speriamo che il nostro “viaggio” vi sia piaciuto, un racconto in cui l’Urban Art ha compiuto l’incredibile impresa di decorare un’intera cittadina raccontandone la storia; la missione di riqualificazione unisce tutti i cittadini che contribuiscono all’obiettivo colorando le saracinesche dei propri negozi come se fossero dei veri e propri libri di storia.
Le strade di Mazara del Vallo, oltre che dalle coloratissime saracinesche di cui vi abbiamo appena parlato, sono decorate anche da meravigliose ceramiche; sono infatti moltissimi i vasi e le piastrelle che arredano le magiche vie del paese. Le anfore di maiolica sono tutte diverse tra loro e sono state fatte proprio dai cittadini di Mazara del vallo in collaborazione con il sindaco Nicolo Cristaldi, che oltre ad occuparsi di politica è anche un esperto ceramista. Inoltre, come accennato prima, a far da guida turistica ai visitatori troviamo delle piastrelle di ceramica decorate con mappe, nomi di vie e brevi racconti sulla storia di Mazara del Vallo.
La Kasbah, la street art in ceramica di Mazara del Vallo
Una delle zone più caratteristiche di Mazara è la Kasbah, un quartiere tunisino risalente all ‘827 d.C. ed è tuttora abitato da una comunità islamica che mantiene viva l’anima araba della cittadina. In questi suggestivi vicoli, tra i profumatissimi aromi di spezie e le armoniose preghiere, non potrete non notare le case decorate con coloratissime maioliche e opere di street art. Eccone qua alcune da ammirare!
Mazara del vallo fu la prima conquista in Sicilia da parte degli Arabi nel ‘827 d.C., e ancora oggi circa il 15% di cittadini di religione musulmana. La comunità islamica lasciò l’isola solo nel 1216, quando Federico II fece trasferire tutti i musulmani in Puglia, anche se la scomparsa del gruppo arabo fu solo temporanea. Negli anni ’70 del ‘900, infatti, sono sbarcati sulle rive di Mazara del Vallo molti stranieri tunisini, fuggiti dall’Africa in cerca di un futuro migliore. Al tempo, nella cittadina Siciliana si faceva sempre più crescente il bisogno di manodopera nel settore della pesca ed è stata proprio questa attività ad unire la comunità araba con quella italiana. La coesione tra queste due culture è stata così forte e importante che oggi, a Mazara del, circa metà degli equipaggi dei pescherecci locali è di origine islamica.
Il fenomeno della street art sulle saracinesche lo troviamo anche a Palermo! Non dobbiamo allontanarci quindi troppo… un solo link per scoprire l’incredibile Urban Art delle saracinesche del capoluogo siciliano!
Ricordiamo che Mostrami e il suo collettivo di oltre 1300 artisti sostengono l’arte e il valore sociale dei murales. Infatti, vi propongono un servizio di murales su commissione… avrete la possibilità di realizzare un’opera progettata ad hoc per voi…anche su saracinesca!