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Street Art in Lombardia, gli spray legano luoghi e culture

Street Art in Lombardia

Gli spray sono il medium che lega luoghi e culture, e la street art in Lombardia ne è una vera e propria dimostrazione. In questo articolo di due puntate vi segnaleremo artisti, luoghi ed opere per ispirarvi e consigliarvi nella scoperta della street art a Milano e nelle diverse province lombarde, partiamo!

 

La mostra di street art a Milano dedicata a Banksy, una tappa obbligata

Con l’apertura il 3 dicembre della mostra “The World of Banksy – The Immersive Experience” alla stazione di Milano Centrale, il celebre street artist di Bristol fa nuovamente tappa nel capoluogo lombardo. C’è però qualcosa di diverso dalle normali esposizioni, anche d’arte contemporanea, che si è soliti visitare. Il luogo scelto, i temi trattati, il messaggio finale che l’artista vuole inviare a chi è riuscito a catturare con la sua arte…sono tutti elementi estremamente diretti e attuali, presenti non solo nel caso di Banksy. Al link trovate un articolo dedicato alla mostra di street art a Milano.

 

In Lombardia i graffiti sono di casa

Se è vero che la street art nel continente europeo affonda le sue prime radici proprio nel Regno Unito, l’Italia non è certo rimasta a guardare ed è per questo che oggi iniziamo un viaggio alla scoperta di imperdibili murales e graffiti da vedere in Lombardia.

La street art in Lombardia si è diffusa in maniera esponenziale ed è oggi davvero apprezzata. Commissionata sempre più spesso da enti pubblici e privati, ma anche da realtà attive nel sociale, sta portando visibilità e benefici non solo ad intere zone cittadine, ma anche a giovani street artists che nulla hanno da invidiare agli artisti internazionali che insieme a loro colorano e rigenerano i nostri spazi pubblici. Non manca di certo a Milano, qui a seguire un altro articolo dedicato alla spray art milanese.

Bergamo è un centro d’approdo per tanti street artists

Bergamo e la bergamasca si stanno dimostrando un fertile terreno per la crescita culturale della street art. Intesa come forma d’arte che si presta pienamente allo stare all’aria aperta, i graffiti e i murales sono un modo per esprimere emozioni e bisogni di una comunità, ma anche un potente strumento per farne emergere tutte le potenzialità.

Il nome di Millo è noto da tempo sulla scena della street art in Lombardia. Dalle pareti del Giardino delle culture a Milano, all’Australia, al Messico, lo street artist pugliese richiama ed esprime i bisogni della società attraverso i suoi enormi personaggi all’interno di città lillipuziane. Ad un anno dal primo lockdown, Millo ha realizzato a Nembro, uno dei comuni della bergamasca più colpiti dalla pandemia, il suo “La forza della comunità”.

Rifacendosi al concetto della “leva” di Archimede, il messaggio dell’opera è chiaro: l’arte è l’ispirazione e una delle forze che possono aiutare a superare la terribile situazione legata al covid-19 per cui Nembro è divenuta tristemente nota nel 2020.

A Bergamo, anche le grandi murate di Alessandro Conti – in arte Etsom – cercano il dialogo tra il luogo e l’osservatore attraverso l’estremo realismo dato nella posa dei suoi spray. La cura e la versatilità delle sue immagini e dei suoi messaggi lo caratterizzano per essere in grado di realizzare interventi di street art in Lombardia di vario genere.

 

Il Progetto di urban art Pigmenti

C’è poi chi investe sugli artisti ed il territorio di Bergamo, come il progetto Pigmenti della Cooperativa Sociale al Patronato di San Vincenzo. Nato per portare avanti il lavoro della serigrafia “Tantemani”, dal 2015 il progetto ha offerto agli street artists la possibilità di gestire finora undici workshop con la volontà di superare il canonico metodo di rapporto di commissione dell’opera.

Il progetto dà all’artista la possibilità di entrare in contatto con i giovani e la realtà dei quartieri e degli spazi per fare graffiti, oltre a progetti di importante rilievo. Esempi di collaborazioni sono avvenute con Fran Bosoletti, street artist argentino che ha dipinto un grande murales nella zona della stazione. Ispirata ad un dipinto conservato nella locale Pinacoteca dell’Accademia Carrara, l’opera crea unione tra arte urbana e arte classica.

Recentemente al progetto ha partecipato lo street artist portoghese João Samina che ha realizzato con i suoi stencil dieci volti all’interno del quartiere Malpensata ed in più un’opera murale all’Edonè, presso il Parco Sud di Redona.

L’anamorfosi della street art in Lombardia

Originaria della provincia di Bergamo, Alessandra Odoni, in arte Ale Senso, è da anni residente a Berlino. Armata di rulli e bombolette, ed ispirata dalla street art della capitale tedesca si è inventata il suo mestiere coltivando con grandissima cura la sua passione. Sempre a Bergamo, Ale Senso ha dipinto non solo pareti, ma anche serrande di negozi e spazi abbandonati in cui si vede una voluta ricerca nell’adottare uno stile quasi anamorfista.

L’anamorfosi e l’arte urbana possono infatti essere una combinazione davvero geniale e suggestiva, come le creazioni di Cheone a Nerviano, in provincia di Milano. Le sue opere, realizzate insieme ad altri grandi artisti in occasione del festival di street artNervi a pezzi” decorano gli spazi della Ex Meccanica e della parte industriale del piccolo comune.

 

I festival di street art al servizio della rigenerazione urbana

A Mantova si tiene un altro festival di street art, il “Without Frontiers – Lunetta a colori” ospitato nel quartiere Lunetta dal 2016. Quest’altro esempio di progetto di recupero urbano dimostra come da una parte all’altra della nostra regione la street art è centrale nelle soluzioni di decoro degli edifici. All’interno del quartiere sono stati realizzati più di quaranta interventi, tra i quali il lunghissimo murales di ben 826 metri “Tsunamy” realizzato da Joys.

Il Gandhi di Vera Bugatti alla cava di Botticino. Credits to Andrea Zampatti
Il Gandhi di Vera Bugatti alla cava di Botticino. Credits to Andrea Zampatti

Il Comune di Brescia organizza anch’esso dal 2016 un festival sul genere, il “Link Urban Festival” in collaborazione con l’associazione True Quality.

Tra i migliori murales realizzati nel 2020 vi sono quello di Luogo Comune nel quartiere San Bartolomeo, la floor art di Taleggio e Giovanni Dallospazio al quartiere Lamarmora, e non per ultimo il grande murales di Vesod al quartiere Violino.

Vera Bugatti: una portabandiera della nostra street art

Ma senza alcun dubbio sulla scena bresciana spicca la street painter Vera Bugatti, famosa ormai in tutta Europa per l’accentuato realismo, l’originalità delle tecniche impiegate e il grande pathos dei soggetti da lei dipinti su grandi murate. Tra le sue migliori realizzazioni di street art in Lombardia – e più in particolare a Brescia – vi segnaliamo “AUT AUT”, “Futura Traditio”, dipinto insieme a Fabio Fedele sul palazzo dell’Associazione Artigiani, e sempre insieme a Fedele il grande murales “Tempus Edax Rerum” dipinto a nel bresciano, a Botticino.

 

 

Per ora il nostro viaggio si ferma qui, ma riprende prestissimo per far tappa in altri luoghi e farvi conoscere altri artisti che stanno facendo della street art in Lombardia una meta in grado di fare tendenza! Se la lettura vi è piaciuta e avete dei luoghi da suggerire lasciateci un commento, e seguiteci anche sul nostro sito e i nostri social per rimanere aggiornati sul variegato mondo dell’arte urbana!

Street Art e ambiente: il piccolo grande museo di Open City Art

Street Art e ambiente

Street art e ambiente, realtà aumentata, sostenibilità ambientale, gamification, saracinesche, Milano:  questi gli ingredienti del nostro nuovo progetto che abbiamo appena lanciato per le strade meneghine: OCA, che accomuna il mondo dell’arte e della street art con la sensibilizzazione della questione ambientale!

street art e ambiente: I murales a Milano di open city art

Cos’è Open City Art (OCA)?

Open City Art è un progetto aperto, libero, gratuito, bello… voluto per tutti coloro che amano Milano e le sue strade; è un nuovo format che unisce street art, realtà aumentata e sostenibilità ambientale usando come tele per i nostri giovani street artist, le serrande dei negozi.
Il tema? Bellissimo, importante e assolutamente attuale e contingente: gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile del nostro pianeta! La nostra terrà sta gridando… Oca portando del bello per le nostre strade vuole essere un monito dei nostri giovani artisti a ricordarcelo e ad assumere comportamenti e pratiche quotidiane che siano responsabili e sostenibili.
 street art e ambiente: I murales a Milano di open city art
Questo ottobre Open City Art è stato avviato con il “progetto pilota” City Pixel by OCA (Open City Art) ossia la realizzazione di 8 saracinesche (“cler” qui a Milano) in zona Sarpi e nel quartiere Isola. Siamo partiti da saracinesche imbrattate e veramente mal messe…. portando bellezza e decoro in città! L’iniziativa nel suo piccolo, vuole dare un contributo alla riqualificazione urbana di Milano attraverso il lavoro di giovani street artists che hanno realizzato e realizzazione le loro opere d’arte visibili liberamente dalla strada!
street art e ambiente: I murales a Milano di open city art
Open City Art è un’iniziativa 100% digital. Ogni opera, infatti, è collegata ad un QR code che consente di intraprendere autonomamente il proprio “percorso green di arte urbana“: una volta scannerizzato il QR code presente sulla cler è possibile accedere a contenuti multimediali ed esperienze interattive che permettono di conoscere meglio l’artista e la sua opera, visitare il sito dedicato, www.opencityart.it di ricevere tanti consigli e buone pratiche su come ridurre l’impatto ambientale e di vivere delle vere e proprie esperienze interazione con le opere attraverso l’uso della Realtà Aumentata.

Open City Art: il Grande Gioco dell’OCA

COsì abbiamo voluto lanciare il progetto, tornando tutti un pò bambini… ad un gioco che si perde nella memoria di tutti noi.

Nel week end del 16 e 17 ottobre si è svolto l’evento di lancio di Open City Art “Il Grande Gioco dell’OCA”, il gioco è iniziato sabato 16 in zona Isola e si è concluso domenica 17 in zona Sarpi. Con nostra gioia, tante persone hanno partecipato e hanno fatto il percorso dei murales vedendo e interagendo con gli stessi; infatti, spesso chi stava facendo una passeggiata per il quartiere ha preso parte al gioco incuriosito dall’evento! 

Abbiamo somministrato tante domande sulle migliori “buone pratiche” di sostenibilità… c’è curiosità, interesse, fermento! Ne siamo entusiasti.

E quali nello specifico sono stati i primi 8 murales coinvolti? Scopriamoli insieme le tappe de “Il Grande Gioco dell’OCA!”

 

Street art e ambiente: i murales su saracinesca di Open City Art

Underwater, il murales ispirato al Goal 14: Vita sott’acqua

Una rappresentazione di un ambiente subacqueo secondo l’interpretazione propria dell’artista. Nel murales notiamo alcuni abitanti dell’habitat sottomarino che rimangono incastrati in una rete di plastica che ricorda gli imballaggi di plastiche per le lattine che tutti usiamo…..sono vere e proprie trappole nel mare!

Questo tipo di involucro è appunto un rischio insedioso per molti pesci che spesso ne soffocano. L’artista ci vuole comunicare che buttando i rifiuti nei nostri mari non facciamo altro che danneggiare la terra e quindi, giorno dopo giorno, noi stessi e l’ambiente che ci sta intorno!

Natura bruciata, il murales ispirato al Goal 13: Lotta al cambiamento climatico

Obiettivo di questo murales? Far riflettere le persone sull’assoluta importanza e urgenza della lotta contro il cambiamento climatico.

 

 

Una grande donna accogliente e materna abbraccia un mondo a forma di cuore – l’organo che con i suoi battiti ci dona la vita –  e che qui si scioglie tra le braccia della figura addolorata.  Il monito dell’artista è diretto a tutti coloro che non muovono la propria azione verso una riduzione dell’inquinamento e del suo impatto sul clima e contribuiscono ad aumentare la sofferenza del nostro pianeta.

Falena, il murales ispirato al Goal 15: Vita sulla terra

Una bellissima falena è qui protagonista: l’insetto notturno che dedica tutta la propria vita ala conquista e alla ricerca della luce.  Come la falena, si invita lo spettatore dell’opera alla ricerca di una via, di un indirizzo che muova vero la verità.

 

 

L’animale riesce a sopravvivere al buio poiché ha l’abilità di trovare la luce nell’oscurità. Questa è una conoscenza ancestrale che questo insetto alato porta con sè; le artiste vogliono spronare lo spettatore a visualizzare la vera luce importante per noi senza che ci perdiamo nell’oscurità, questo lume è proprio l’amore per il nostro pianeta.

 

Girasole Fotovoltaico, il murales ispirato al Goal 7: Energia pulita e accessibile

Un grande girasole entra nel circuito di Open City Art: migliorando l’osservazione, si nota che la sua parte centrale è composta da un pannello fotovoltaico quindi la pianta si nutre con la luce del sole celebrando l’energia pulita! Non solo i pannelli solari riescono a fare vivere il fiore ma, grazie ad essi, la pianta alimenta le altre forme di vita presenti nel murales!

 

 

L’intento dello street artist è quello di evidenziale l’importanza dell’esigenza di servirsi di energia pulita e rinnovabile, ma non è finita qui!

C’è un sottotesto: i tralicci che si scorgono sullo sfondo dell’opera rappresentano la necessità e il dovere di condividere quest’energia pulita con altri entità e nuclei anche distanti; qui l’artista voleva identificare i paesi più deboli e in via di sviluppo.

 

DNA, il secondo murales ispirato al Goal 7: Energia pulita e accessibile

Unione, sinergia e collaborazione sono al centro di questo murales rappresentante uno speciale frammento elicoidale di DNA.  Dove sta la sua originalità? Qui è composto da tantissime di casette connesse tra loro con cavi USB.

L’opera mostra una rappresentazione di una città utopica basata sull’energia sostenibile e sul continuo scambio di essa.

 

 

Nella visione dello street artist le singole unità abitative sono interconnesse e legate da relazioni circolari, come già in parte accade oggi: su questi presupposti si fonderà la forza del vivere in comune. Si tratta di un’idea fantascientifica e fantastica ma l’arte permette sempre di creare cose che prima non esistevano e quindi anche di visualizzare il futuro!

 

Ape Impollinatrice, il murales ispirato al Goal 2: Sconfiggere la fame

Qui l’approfondimento è sulla tematica dello spreco alimentare e delle risorse che tutti noi abbiamo sulla terra. Infatti, sopratutto nelle società “civilizzate”, tutti i giorni enormi quantità di cibo vengono sprecate inutilmente e la cosa peggiore è che ognuno di noi continua a vivere come se le risorse fossero infinite.

 

 

Diventa fondamentale quindi il tema del riciclo: nel murales scorgiamo un ape composta da diversi elementi riutilizzati come utensili per le ali e il busto e stilografiche per le zampe. L’artista vuole trasmettere l’immagine di una società troppo spesso fortemente compromessa dall’attività dell’uomo. Ma visto che la speranza è l’ultima a morire, lo street artist ha deciso di inserire nel suo bozzetto un grande ulivo, simbolo di speranza e una foglia di canapa, materiale che può essere utilizzato in tutte le sue componenti, di lei infatti non si butta via niente!

 

 

L’uomo che innaffia l’albero, il murales ispirato al Goal 12: Consumo e produzione responsabile

Una raffigurazione di un uomo solido e positivo intento ad annaffiare un albero, simbolo e testimone di speranze. Sebbene in quest’opera ci siano solamente due soggetti, apparentemente molto comuni, il messaggio che lo street artist vuole condividere con la sua arte è molto potente.

 

 

Notiamo infatti che il cielo è sereno e stellato, questo indica che probabilmente se l’essere umano tornasse alle attività più semplici se ne avvantagerebbe fortemente con un equilibrio più profondo con il contesto che lo circonda. Il processo circolare che vuole rappresentare l’artista porta il messaggio che ciò che facciamo di buono alla natura ci verrà ricambiato.

 

(Nient’altro che) Stelle, il murales ispirato al Goal 11: Città e comunità sostenibili

Una cittadina ideale e molto speciale; un contesto coloratissimo e positivo in cui dai tetti dei palazzi e delle case vengono rilasciate particolari emissioni che, fluttuando nell’aria, si trasformano in stelle.

 

Street Art e ambiente: Open City Art
Street Art e ambiente: Open City Art

 

In questo panorama sereno e tranquillo, l’essere umano non danneggia l’ambiente circostante, ma lo nutre, contribuendo a creare una splendido cielo stellato. Un messaggio di speranza!

 

Questi sono i primi murales su saracinesca che gli artisti hanno fatto per Open City Art! Il progetto ha destato tanta curiosità ed interesse sia nei giovani che nelle famiglie e speriamo sia veramente utile a produrre impatto e sempre più sensibilità verso le tematiche collegate alla sostenibilità!

OCA ritorna a breve! Se volete saperne di più su Open City Art e sui prossimi eventi che saranno organizzati andate a visitare il sito web e seguiti sempre i nostri social.