I murales e la street art a Firenze stanno trasformando il volto della città, affiancando ai capolavori rinascimentali nuove forme di espressione artistica. Negli ultimi anni, il capoluogo toscano ha accolto un’esplosione di creatività urbana che arricchisce i suoi spazi pubblici; queste opere sono diventate punti di riferimento culturale, raccontando storie, trasmettendo messaggi sociali e offrendo visioni artistiche contemporanee.
Ecco un viaggio tra alcune delle creazioni più significative, che invitano a riscoprire Firenze come un luogo dove tradizione e modernità si incontrano.

Murale dedicato a Nelson Mandela
In piazza Pietro Leopoldo a Firenze si trova il murale più grande della città, dedicato a Nelson Mandela e realizzato dallo street artist Jorit in occasione del centenario dalla nascita dell’attivista sudafricano. Con i suoi 14 metri per 9, l’opera domina la facciata del “Condominio dei Diritti”, trasmettendo un potente messaggio di giustizia e uguaglianza. Per completarla, Jorit ha impiegato oltre 300 bombolette di vernice e due settimane di lavoro, dando vita a un ritratto realistico che celebra Mandela come simbolo universale di lotta per i diritti umani; un’opera imponente che è ormai una tappa iconica della street art fiorentina.
Murale “Il Giudizio Universale”: omaggio a Dante Alighieri
Al Galluzzo, in via Corbinelli e nelle strade vicine, si trova il “Giudizio Universale”, un murale monumentale dell’artista argentino Francisco Bosoletti. Realizzato per il 700° anniversario della morte di Dante, l’opera si estende su sei facciate di edifici, creando un’immagine frammentata che invita l’osservatore a completarla seguendo il proprio percorso interpretativo. Corpi nudi, legati da corde invisibili, rappresentano i sommersi e i salvati, in un’eterna oscillazione tra ruoli che si possono invertire; quest’opera unica non solo rende omaggio alla Divina Commedia, ma esplora temi universali di umanità, giustizia e redenzione.

Murales “Le Superdonne” di Lediesis
A Firenze, le “Superdonne” di Lediesis portano un omaggio alla forza e all’audacia femminile; questi murales, apparsi su finestre cieche in occasione della Festa della Donna, ritraggono figure straordinarie come Frida Kahlo, Rita Levi Montalcini, Margherita Hack, Nefertiti e Sophia Loren, affiancate da personaggi di fantasia come la Principessa Leia di Guerre Stellari. Ogni donna è rappresentata con la celebre “S” sul petto, simbolo di eroismo e determinazione; realizzate da un artista o collettivo misterioso, le opere trasformano le vie di Firenze in un percorso celebrativo, invitando a riflettere sul ruolo delle donne nella cultura e nella storia.
Serie di murales “L’arte sa nuotare” di Blub
Tra le strade di Firenze, l’artista Blub ci invita a immergerci nel suo universo con la serie di murales “L’arte sa nuotare”. Su un azzurrissimo fondale, personaggi iconici come Van Gogh, la Gioconda, Dante e il David sono ritratti con maschera e boccaglio; questa scelta creativa rende omaggio all’alluvione che colpì la città nel 1966, sommergendo opere d’arte e strade, ma senza mai spegnerne il cuore artistico. La serie lancia un messaggio chiaro: l’arte è resiliente e non si lascia fermare neppure dalle calamità.
Progetto di street art “Alfabeto urbano”
Il progetto di sreet art “Alfabeto Urbano“ del Comune di Firenze ha trasformato edicole e chioschi in spazi artistici all’aperto, mettendo al centro la parola e i segni tipici della comunicazione come il punto, il punto esclamativo e la domanda. Questi elementi, simboli imprescindibili dei media, sono stati reinterpretati da nove street artist: Corn79, Reser LL, Luca Font, Duke1, Sera Knm, Bue2530, Droste, Mrfijodor e Urto. Le opere, ispirate ai colori di Firenze, abbelliscono diverse edicole in tutta la città, creando un percorso visivo che celebra la cultura urbana e la comunicazione; il progetto unisce arte contemporanea e valorizzazione di spazi storici, offrendo ai residenti e ai turisti una nuova prospettiva sulla città.
Due murales dedicati ad Antonio Gramsci
A Firenze, due murales dedicati ad Antonio Gramsci arricchiscono la scena della street art, omaggiando la sua eredità politica e intellettuale. Il primo, realizzato da Jorit in via Canova, riporta una celebre citazione da “Lettere dal carcere”, raccolta di lettere scritte da Gramsci stesso: “Anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall’inizio… La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere”. Il secondo murale, lungo 200 metri, si trova sulla parete dell’Istituto Comprensivo Montagnola-Gramsci ed è stato realizzato con il coinvolgimento degli studenti, grazie al progetto “Bella Presenza“. Entrambi gli interventi sono un forte richiamo alle idee gramsciane, proiettandole nel presente e coinvolgendo attivamente la comunità locale.
I murales del “Ginger Zone”
Lo spazio “Ginger Zone” a Scandicci, a pochi minuti da Firenze, è un esempio di rigenerazione urbana che ha trasformato un luogo abbandonato in un centro culturale e sociale; grazie agli street artist Millo, James Boy, Ache77 ed Exit Enter, le mura dello spazio si sono animate con murales che celebrano diversità, unione e inclusione; tra i più iconici, gli “omini” di Exit Enter che si arrampicano sulle pareti, creando un’atmosfera dinamica. Oggi il Ginger Zone ospita attività culturali, una stamperia sociale e laboratori per favorire l’integrazione dei giovani migranti, offrendo un luogo dove arte e comunità si incontrano.
Murale “La scritta che buca”
Alla Casa Circondariale Mario Gozzini è presente il murale “La scritta che buca”, un’opera simbolica che rappresenta il percorso di crescita e reinserimento sociale possibile negli istituti penitenziari. Nato da un percorso di co-progettazione con i detenuti, il murale racconta la trasformazione di un uomo di pietra che, attraverso un viaggio verso un faro a forma di bilancia, simboleggia redenzione e speranza; pensato per i figli dei detenuti in attesa dell’orario di accesso alle visite, l’opera arricchisce l’ambiente del carcere con colori e significati profondi e, visibile anche dalla città, crea un simbolico dialogo tra Firenze e il carcere, abbattendo i muri che li separano.
I murales e la street art stanno dando a Firenze una nuova identità visiva, arricchendo la città con opere che spaziano dalla celebrazione della cultura alla riflessione sociale; questi interventi artistici sono diventati simboli di resilienza, inclusione e creatività, portando un tocco di modernità che dialoga con la storicità della città.
L’arte urbana non si ferma a Firenze, ma si sta espandendo in tutta Italia, trasformando le città in gallerie a cielo aperto; se vuoi saperne di più, leggi il nostro ultimo articolo sulla street art a Piacenza.
Quando si parla di murales, c’è anche Mostrami: scopri il nostro servizio di murales personalizzati per interni ed esterni e trasforma qualsiasi ambiente in modo unico e creativo.
Hai qualche domanda o osservazione? Lascia un commento qui sotto!