Descrizione
L’artista emergente Giordano D. sta lavorando nell’ultimo anno ad una serie chiamata “Decostruzione“, così denominata, perché ha l’ambizione di invertire la naturale sequenza temporale. Se, normalmente, il quadro è l’atto finale di un processo creativo, in questa serie l’artista parte da realizzazioni pre-esistenti, appositamente decostruite, per cercare di arrivare alla verità di esse, alla loro essenza.
Osservandole da vicino, sarà possibile osservare un tratto di volto, o di figura, ormai impercettibile o deformato. L’accostamento con la materia, poi, vuole amplificarne il risultato: una spogliazione simbolica, che riporta all’origine. Ecco, dunque, che la serie risulta composta in due tempi: quello del figurativo, e quello della sua decostruzione.
Si tratta, in realtà, di un work in progress, per niente lineare, che vede l’impiego, oltre agli acrilici, e del gesso, dei cosiddetti materiali poveri: pluriball, carta di giornale, sughero, legno, terra, catrame, ecc. Materiali opportunamente trattati con acidi ed ulteriori azioni costruttive/distruttive
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